mercoledì 7 marzo 2007

HAI CHIUSO IL GAS?


HO CHIUSO IL GAS?
Hai chiuso il gas? ”
Il signore, ancora giovane e da poco separato sta accingendosi a partire per una cittadina inglese dove incontrerà la sua nuova amante per passare con lei qualche giorno di vacanza.
E’ fuori dalla porta, sul pianerottolo con tre valige e una domanda.
Prende le chiavi ed apre il lucchetto superiore –sette mandate-, quello inferiore –cinque-, entra in casa e si dirige verso la cucina. Avvicina il naso a ciascun fuoco del fornello, non sente odore di gas, quindi, per essere sicuro porta le dita vicino ai fori poi al naso.
Tutto a posto a parte un forte tanfo di frittura appiccicato alle mani.
Quindi va in bagno, apre il rubinetto generale e si lava per bene. Poi chiude la fontana ed esce.
Ascensore. Porta del piano, porta della cabina, tre valige poi di nuovo le due porte e quindi il tasto T.

Tasto STOP. Tasto7.
“Ho chiuso l’acqua?”
Ritorna al piano, caccia fuori le tre valige, chiude l’ascensore, riapre la porta, sette mandate più cinque, va in bagno e si assicura che l’acqua è chiusa dal generale, quindi finalmente rasserenato esce.
Qualcuno chiama l’ascensore, lui si affretta vicino alla porta, poi al volo nella cabina.
“Fottuto!! Ce l’ho fattaa!!” e con i gomiti piegati batte i pugni per aria.

Tasto STOP. Tasto 7.
“Ho chiuso la porta? ”
Risale di corsa -sta facendo tardi e rischia di perdere il volo-, caccia fuori le valige, chiude l’ascensore che l’altro occupa “Ma porca putt “ quindi va verso la porta.
Chiave superiore, mancano sette mandate, le dà, chiave inferiore, chiusa bene ma per sicurezza la apre e la richiude. Poi –furbo- bussa al campanello così è sicuro che la corrente è staccata. Alla fine prende le valige e si scaraventa per le scale. Sette piani e il rumore del tuono.
Si affacciano tutti alle porte. Qualcuno dal pianerottolo accenna a tutti i suoi parenti trapassati, senza conoscerli: Chitemm !!
Arriva in strada cerca poi trova l’auto che aveva posteggiato da qualche parte, ci carica le valige e si dirige veloce verso l’aeroporto.
Parcheggia nello spazio riservato, passa per il check-in trattenendo il bagaglio a mano e finalmente si siede sulla poltroncina nella sala d’attesa.

Comincia a calmarsi. Cambia il canale della sua televisione interiore. Adesso c’è il fermo immagine della bella signora dalle gambe lunghe che lo attende all’aeroporto inglese. Ceneranno insieme, faranno delle gite, andranno per pub ed a ascoltare la musica folk, poi lui salirà a casa sua e faranno l’amore.
Con la mente piena di queste immagini idilliache si avvia verso il pullman.

Un puntino bianco si impadronisce della sua mente. Cerca di cacciarlo, non ci riesce, lo ignora.
Sale le scale e prende posto in aereo; il puntino si allarga, lo allontana. Posa il suo bagaglio sull’apposito ripiano e siede con un libro, gli occhiali e una macchia bianca dentro alla testa. Adesso lo sa che non può più cacciarla. Deve conviverci.
Seduto attende il decollo con la cintura di sicurezza già allacciata.

Avanti ai suoi occhi lo schermo del cinema; panavision. Bianco.
Apre gli occhi, li richiude, tenta di leggere qualcosa. Niente.
E’ seduto in aereo, ha un cinema nella mente e davanti a sé uno schermo luminoso.
Cambia inquadratura,

Contatore del GAS.
Chiavetta parallela al tubo.

Lo sa! Lui lo sa che la chiavetta deve essere trasversale per chiudere il gas.
“Ma io non ho sentito l’odore! Ho provato tutti i fuochi!
Ci sono tornato apposta!!!”
Davanti agli occhi il fermo immagine.
Contatore, chiavetta, gas.
Parallela!!!!!

L’aereo si muove e entra in pista di decollo. Attende l’OK.
Lui è lì seduto con la chiavetta della mente in posizione parallela. Suda e si tiene fermo al sedile. Il vicino sorride pensando al classico panico da prima volta.

Poi inizia il film.
Suo figlio –gli ha dato le chiavi- sa che lui non c’è ed entra in casa con l’amichetta bionda. Accende la luce
BBBOOOOOMMMM
soffitto crollato,
due dispersi, articolo col suo nome in cronaca.
“Hostess?”

L’aereo rulla sulla pista. Inizia il decollo. Si stacca, sale.

Suo figlio entra in casa con la sua amichetta bionda e un amichetto per una cosa a tre. Accende la luce.
BBBBBOOOOOOOOMMMMMM
Palazzina di sette piani rasa al suolo. 72 coinquilini introvabili, articolo col suo nome in prima pagina.
“Hostess? Hostess?”


Ormai sono in volo e tutti si tolgono la cintura di sicurezza, tranne lui. E’ ancora lì, seduto con le mani serrate sulle maniglie, il corpo teso e la cintura allacciata.

Suo figlio entra in casa con due finte bionde transessuali siberiane dal culo basso e un pappone ucraino completamente calvo e glabro, con le manette e tutti vestiti fetisch in plastica nera.
Accende la luce
BBBBOOOBOBOMBOOOMBOOOM
Tutto il quartiere residenziale sconvolto da una violenta esplosione settemilasettantacinquemilaetre dispersi tra le macerie.
L’Esercito Italiano interviene in aiuto ai Vigili del Fuoco e edizione straordinaria del di Emilio Fede che gli piace tanto. Suo nome e suo volto affiancato a quello del Mostro di Meelwooke.
“Hostess? Hostess?” “Hostess, per favore hostess!!”

Ormai convive con un fantasma dal colore azzurro e di odore acre che fluttua a mezza altezza in tutta l’aerea della sua casa aspettando che qualcuno entri per scoppiare e rovinarlo per sempre. Esce dai fornelli del gas e si esaurirà solo quando sarà finita la fornitura per tutta la sua città: Roma!!
“Hostess; Hostess! Hostess!! Hostess? Hostess… HHOOSTEEESS!!”

“Eccomi, Signore, come sta? Va tutto bene? Paura del volo? Una pillolina calmante e vedrà che non si accorgerà nemmen

“Dobbiamo tornare indietro! Dobbiamo tornare indietro! Lo dica all’autista che deve girare e ritornare, è urgentissimo…” trema e suda

“Ma, Signore, è successo forse qualc
“Non mi chieda niente per favore…E’ di vitale importanza per tutta Roma!
Dobbiamo tornare indietro!.”

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“Torre di Controllo, Torre di Controllo, qui il Comandante che chiede il permesso di invertire la rotta per una grave emergenza nazionale. Torre di controllo.. “





Hai chiuso il gas?






Col. Douglas Mortimer

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