
IL QUALUNQUISTA
Dopo aver viaggiato molto e vissuto un po’ all’estero, la mia amica ha deciso di ritornare nel luogo natio e stabilirsi, vicino ai genitori a Seiano, sul monte Faito.
Ha aperto una palestra e si è sistemata la casa di famiglia.
Una domenica mattina, mentre giravano alcune scene di una soap pomeridiana di grande audience, suonano alla sua porta.
Lei apre e si trova davanti un uomo di aspetto piacevole, fermo, sorridente, con le mani in tasca e la faccia di: “Guarda che fortuna ti è capitata stamane!”
Si guardano per un po’. Lui continua a mantenere l’ espressione di uno che ti sta facendo una sorpresa ma inizia ad essere un po’ in imbarazzo.
“Dica!?” “Ma come non mi riconosce?
Lei va con la memoria verso il suo passato remoto, alla ricerca di un amante perduto, di qualche amico del suo ex marito. Poi si smarrisce di nuovo; non le avrebbe dato il lei.
“Io sono, Beo”
“Beo!?”
Adesso lui è veramente in imbarazzo. Non gli era mai capitata una cosa del genere. Ma tu guarda stà campagnola, manco la televisione tiene.
“Ma come, sono Beo. Beeo. Beo della serie ……..”
“Ah!”
Sul collo di lui calano torrentelli di sudore freddo ma lui mantiene il suo atteggiamento sorridente e padrone. La poverina non lo sa ma poi le sua amiche le diranno della buona sorte che le è capitata proprio oggi.
“Dica!”
“Cosa posso fare per lei?”
La situazione precipita
“Farmi entrare e offrirmi un caffé, intanto”. “?”
Nel salottino Beo le racconta i suoi successi e la sua popolarità televisiva. Lei ascolta con quella compiacenza di chi non gliene fotte niente ma per ospitalità asseconda. Intanto cerca di capire dove vuole arrivare. Arriva a pensare che vogliano ingaggiarla come attrice nella soap e decide di accettare; tutto sommato è un’esperienza…..
Beo viene al dunque. Lui ha qualche ora libera e siccome è un “uomo di immagine” e deve curare il suo fisico, le chiede di aprire la palestra apposta per lui quella domenica mattina.
Addio soap.
Ma la mia amica è una tipa un po’ testarda. Da tempo aspettava una giornata come quella; i figli lontano, nessun appuntamento e una mattina intera da dedicare con calma alla casa.
Cerca di spiegarglielo, ma lui pure è testardo e, per giunta non è abituato a non ottenere quello che vuole.
“Questo allocco! Mò gli lascio le chiavi della palestra, lui ci va, fa quello che gli pare e poi torna e mi dà un sacco di soldi. Mica male!”
Gli lascia le chiavi. Lui esce e lei riprende i suoi lavori domestici con maggiore allegria. Pensa alla scopa elettrica che voleva comprare. Adesso potrà almeno dare l’anticipo…..
Dopo circa due ore Beo ritorna, sorridente, preciso, inoltre lavato, pettinato e perfetto come suo solito.
La mia amica lo accoglie con calore questa volta, pensando all’elettrodomestico. Gli dice per compiacerlo che le vicine l’hanno telefonata. Nel paese si è sparsa la notizia che “BEODELLASERIE…. ha bussato alla sua porta” e arriva al punto di chiedergli anche degli autografi da conservare.
Per un “folletto” si può fare!
Lui è tutto ganzo. Si muove da padrone, guarda le foto sul mobile e le commenta. Poi, sicuro di farle cosa gradita, le dice che pure dei tecnici sono andati con lui in palestra.
Lei abbozza pensando a due rate.
Non solo erano in quattro -ormai Beo ha perso il controllo e le dice tutto-, ma hanno usato lo stereo poi si sono dimenticati di riporre i CD nelle custodie. Hanno fatto tutti la doccia e, visto che c’era il frigo hanno preso qualcosina, ma solo qualcosa.
“Ah! Signora, nel bagno è rimasto un mezzo pantano e qualche asciugamano a terra. Ci scusi ma andavamo di fretta. Lei capirà. Tra mezz’ora dobbiamo girare”.
Poi le chiede quanto deve.
Lei fa un errore e gli dice: “Faccia lei”. Fino ad ora era stata perfetta.
Lui sorride, poi mette lentamente la mano all’interno della giacca, caccia un bel portafogli apre e comincia a contarne il contenuto in banconote. Conta, riconta, ripassa e sorride. Poi caccia 5 EURO e li passa alla mia amica.
Lei rimane fulminata dallo stupore. Non riesce a fare niente. L’unico gesto le nasce automaticamente dal sistema nervoso. Non transita per il cervello; allunga la mano e li prende. Muta.
Beo sorride di nuovo, poi velocemente guadagna la porta e scende.
La mia amica con 5 Euro in mano che non riesce a riporre, va verso il balcone, ancora sotto un lieve stato di shock. Senza sapere che cosa sta facendo, scosta la tendina si accosta ai vetri e vede Beo che scende piano adesso, guardandosi intorno per scoprire qualcuno che lo ammira da qualche finestra
Si avvicina alla limousine, che lo stava aspettando, apre la porta di dietro. L’autista se lo porta via.
In un villaggio della Punta della Campanella, nella piazza principale c’è una lapide che recita così, più o meno.
In questa piazza, un giorno fausto, la Regina Margherita di passaggio con la sua carrozza, decise di fermarsi e di conversare amabilmente coi villani.
La cittadinanza grata, pose.
Col Douglas Mortimer
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