giovedì 8 febbraio 2007

TIZIO E TALE



Disegno. Il Mangiabambini ( ;->>) tipisinistri


Un regalo di Francesca, Grazie Francesca





Tizio Tale

Mattina autunno
Tanti al mattino si preparano per il loro impegno giornaliero. Piove, Tale non se ne cura, uscito dalla sua Iacuzzi. Tra poco sotto l’ombrello, poi nella sua auto stile Futuro fino al lavoro, al banco dei pegni
Le strade sono bagnate
Tizio, ha appena finito la pensione, come sempre al 14 del mese. Piove e l’acqua calda e autunnale che gli cade sul viso gli dà coraggio. E’ anziano un po’ malato dovrebbe coprirsi….
Le gocce calde sulla testa, nella testa il numero esatto: telefono, salumiere e energia elettrica, rata della moto per il nipotino…48 mesi… una condanna..

I cani e i colombi si scrollano l'acqua di dosso
Tale ha una scrivania bianca e vuota, il fax il computer il neon per rendere piovosa ogni giornata di sole, la brillantina la camicia col colletto a due bottoni la cravatta tecnocasa…..
E’ a suo agio. Ha Tizio di fronte, parla con la fidanzata al cellulare esibendo i suoi programmi serali. Ristorantino sulla costa, poi si torna a casa, magari in moto.
Smettesse di piovere…
Tizio in imbarazzo guarda fuori, vorrebbe essere quel cane che si scrolla di dosso il bagnato o un colombo che, proprio quando entrano i violini, accenna a prendere il volo…..
Tizio fu musicista e ha imparato a dare ad ogni strumento un movimento. O una musica ad ogni movimento.
I violini sono la musica che prende il volo….
Aumenta la pioggia.

La gente continua frenetica la sua vita
Tizio e Tale di fronte. La prende come la punizione dei suoi fallimenti, Tale. Quel ragazzo ricco che ha addosso tutta la sua pensione tra cravatte e orologi e lui musicista da poco, mai nella sua vita neanche un assolo.
Tale è di nuovo al telefono. “Ho qui di fronte a me un caso…..” Sono da parecchio passate le otto e Tizio ricorda di quel caffè alla finestra e delle sue preoccupazioni. Come se lo immaginava ed ora è anche peggio con quel ragazzino. “Si metta comodo Sig. Tizio, mi dovrà mettere parecchie firme”.
I bassi sono energia che sale dal centro della terra, l’orchestra li trasformerà in suoni, l’armonia in musica.

Un tuono, il temporale
Non c’è nessun bisogno di umiliarlo mentre Ttizio si sfila l’orologio d’oro, ma Tale infierisce chiedendogli il significato, i suoi ricordi, qualcosa di personale. Quando il Diavolo ti prende l’anima, in quel preciso momento ti domanda sempre se è qualcosa di personale…..
Tizio firma senza neanche leggre. Purchè finisca e pensa al piano.
Il piano suona quando qualcuno piange.
Sono lacrime di cristallo o gocce di pioggia.
I tasti neri, il temporale.
Il piano suona sempre.
Ultime gocce
Per la strada la gente continua a camminare, chi con la mente alla prossima estate, quindi già più vecchio di sei mesi, chi senza ombrello lasciandosi lavare dalla doccia di Dio.
Tizio era suonatore di tromba, la musica Jazz ha fatto parte della sua vita ed ha imparato a seguire uno strumento poi un altro e poi ancora, creandosi la sua orchestra.
Tale da poco ha cambiato macchina e fidanzata. Macchina nuova = fidanzata più bella.
Domani venderà l’orologio d’oro e si prenderà finalmente lo scoooterrr!!!!!!!!


continua..;)
Finito. Questo mese si potrà concludere con qualcosa e le rate diventeranno ventidue. Tizio è leggero leggero. L’ora la chiederà ai passanti ma non dovrà più cambiare marciapiede avanti al salumiere.
Piove fino fino, da primavera o da autunno. La città è marrone di fango ma Tizio si immerge nell’azzurro. Nella sua mente i timpani e i piatti suonati con le bacchette del Charleston.
Come le parole d’amore che le dici nell’orecchio sinistro, tra un wisky e un sigaro, nel buio dei locali, per farle dire, ancora una volta di si
Cammina libero sotto il mantello azzurro quasi sollevato dal fango, veloce a casa a prendere la sua tromba……...continua...!
Piove, non piove, col neon in camera non si rende conto. Corre anche Tale, col suo bel cappotto scuro, unico ancora con l’omberllo aperto per non far bagnare i suoi ricciolini impomatati, dalla doccia di Dio.
Scivola nelle pozze di marrone con l’orologio d’oro e le scarpe di camoscio.
Verso il motoriiiiiiii…..iiiihhhhh nnnnnhhhh…….ooooohhhhhhhh oh!
Immerso nel fango. Tale, seduto a terra guarda l’orologio d’oro in mille pezzi.
Dio! –Pensa – che Ingiustizia! Meno male che domani arriverà un nuovo pensionato.
...:) Prende la tromba, prende l’ombrello apre il balcone del salotto buono (quello sempre chiuso per aspettare il Presidente del Consiglio o gli ospiti d’onore). Esce con il suo ombrello
L’ombrello adesso ce l’ho anch’io.
Lo apre, lo chiude, lo riapre e lo richiude. Prende lo strumento e suona per il salumiere, per suo nipote, per il bottegaio affianco, per Tale, per le lettere del Presidente. Suona per sé.
La tromba: quando la musica ride




Col. Douglas Mortimer

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